Nel 2014 un gruppo di giovani donne medico chiede di poter partecipare ad un laboratorio teatrale che consenta loro di approcciarsi alla professione con un’attenzione diversa nei confronti degli aspetti relazionali con il paziente. A seguito di quell’esperienza si sviluppa un percorso fatto di racconti e di narrazioni di sé con l’altro, che porta il gruppo ad incontrarsi con operatori del centro “Per non subire violenza ONLUS”.
Nasce il progetto “Il rumore del silenzio”, che coinvolge un gruppo di donne vittime di violenza per offrire un luogo altro da condividere con altre donne. Uno spazio di laboratorio teatrale in cui poter rielaborare i propri vissuti attraverso una riscoperta corporea e una narrazione del sé, in cui lo spettacolo è solo il momento conclusivo di un percorso che intende favorire una diversa consapevolezza di sé nelle donne che hanno subito forme di maltrattamento o che potrebbero subirne. La tecnica della narrazione autobiografica rappresenta un momento di rielaborazione del vissuto che riesce a prendere una forma differente.
Fondamentale in questo processo il lavoro corporeo che, guidato opportunamente, consente un diverso ascolto di sé e un significato profondo di ripartenza.