2021VEN30LUG21:30DIAVOLO ROSSO. Storie e imprese di Giovanni GerbiColtelleria Einstein

ORARIO

30 LUGLIO 2021 21:30(GMT+01:00)

DOVE

PIAZZA AUDITORIUM MOLASSANA (entrata lato Biblioteca I piano)

Piazza Boero GENOVA

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SCHEDA


BIGLIETTI INTERO € 10.00 RIDOTTO € 8.00 (over 65, under 18, Soci Nuovo Ciep, Soci COOP, corsisti OrticaLab e OPT)
POSTI LIMITATI Prenotazione obbligatoria entro il giorno precedente allo spettacolo
chiamando 353.4289366 (lun – ven 10.00 – 13.00 | 15.00 – 17-30)


Storie e imprese di Giovanni Gerbi. Campione del ciclismo
Avventure, imprese e mitiche astuzie di Giovanni Gerbi, il grande campione, pioniere del ciclismo professionale nel racconto del nipote attore

scritto e interpretato da Giorgio Boccassi
regia di Giorgio Boccassi e Donata Boggio Sola
oggetti di scena di Beatrice Boggio Sola
tecnico luci e suoni Massimo Rigo
organizzazione Pier Paolo Casanova
partner sportivo ASD “Fausto e Serse Coppi a Castellania”
Un ringraziamento speciale a Giangerbi Barbero e Michela Barbero


Giovanni Gerbi è stato un grandissimo campione che, nei primi anni del novecento, era quasi invincibile. Giovanni Gerbi è stato un pioniere del ciclismo professionista: oltre a possedere una potenza incredibile, una resistenza eccezionale e una volontà ferrea, Giovanni Gerbi ha studiato sin dall’inizio della sua carriera le tecniche migliori per correre in bici.
È stato uno dei primi, se non il primo, a fare i sopralluoghi per studiare le corse, uno dei primi a usare il massaggio prima e dopo le gare, a adattare gli elementi della bici per migliorare la posizione in sella, a tagliarsi i capelli corti corti per essere più aerodinamico e così via.
Ma l’epos del Diavolo Rosso è fatto anche dei suoi stratagemmi incredibili, dalle sue trovate, dalle sue astuzie e spesso dai suoi inganni omerici, dalle sue scelte truffaldine.
Il Diavolo Rosso è stato amato dai suoi tifosi che erano tantissimi, è stato amato e odiato dai suoi rivali, che ne temevano la potenza e le strategie.
Amato e vincitore come lui furono poi in pochi: Girardengo e Coppi su tutti.
Giorgio Boccassi, l’attore narrante, è nipote di Giovanni Gerbi, fratello di suo nonno materno e questa illustre parentela lo induce a raccontare, a rievocare quei tempi eroici, a ricordare.
Nel racconto di Boccassi, il Diavolo Rosso diventa un Supereroe dalla potenza infernale e dalle astuzie diaboliche, diventa un personaggio mitico, come lo sono stati Ercole, Spiderman, Ulisse, Iron Man.
In realtà il racconto teatrale percorre le grandi imprese del campione, attraverso un’attenta documentazione storica, percorre le rivalità con altri grandi campioni quali Cuniolo, Ganna, Galetti, Rossignoli, Petit Breton, Garrigou, rievoca le caratteristiche delle corse ciclistiche di quei tempi.
Quelle corse erano una vera battaglia: forature, strade polverose, corse di 600 chilometri, carri in mezzo alla strada, mandrie di buoi e greggi di pecore, fermate nelle osterie per rifocillarsi, galline, cani e gatti tra le ruote, tifosi scatenati e spesso violenti, spari e frustate, insulti e provocazioni.
Nel racconto teatrale appassionante e furibondo, come una tappa combattuta, emerge quel tempo, emergono quegli anni del primo novecento quando si inventava il nuovo futuro, anche nello Sport.

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